6.05.2008

Il Gabinetto di Fisica


Una svolta a sinistra dopo l'atrio d'ingresso del Museo per la Storia dell'Università ed eccoci al Gabinetto di Fisica. Ospita
una vasta collezione di strumenti, quasi tutti risalenti al XIX secolo e raccolti dai successori di Alessandro Volta alla cattedra di Fisica dell’Ateneo. Alcuni pezzi sono unici al mondo. Giuseppe Belli, che diresse il Gabinetto intorno alla metà del XIX secolo, Giovanni Cantoni e altri scienziati che seguirono arricchirono notevolmente la raccolta. Gli oggetti sono divisi in sezioni: elettrologia (la più consistente), ottica, pneumatica, termologia, meccanica, geodesia. Possiamo ammirare, per esempio, il generatore elettrostatico ad induzione (che lui chiamò "ad attuazione"), un motore magneto-elettrico, varie macchine elettrostatiche (per esempio, macchine di Bertsch, di Holtz, di Voos), strumenti per la misurazione dell’intensità e degli effetti delle correnti (un’amperometro di Thomson, un apparecchio per mostrare l’interazione tra le correnti elettriche, un apparecchio di Foucault per segnalare la presenza di correnti parassite, galvanometri di vari generi), vari strumenti di elettrologia (bobine, reostati, resistenze, condensatori, elettromegneti, elettrometri, tubi per lo studio della conducibilità dei gas) e di ottica (un apparecchio di Silbermann per verificare le leggi di rifrazione e di riflessione, apparecchi per mostrare gli anelli di Newton, cannocchiali, microscopi, polariscopi, spettroscopi, fotometri), una macchina di Atwood, pile termoelettriche e calorimetri, una caldaia di Regnault, igrometri, radiometri e vari strumenti di geodesia (teodoliti, livelle, sestanti). Troviamo infine un’apparecchio per lo studio e la cura delle patologie polmonari di Carlo Forlanini, medico pavese vissuto nella seconda metà del XIX secolo.

2 commenti:

Nicola Sfondrini ha detto...

Incredibile! Vivo a Pavia da quando son nato e ho frequentato qui tutte le tappe del processo scolastico. Ora frequento ingegneria informatica e con sorpresa, entrando in questo blog cercando le persone della mia città, mi son accorto che Pavia ha molto da offrire a livello culturale ma che nessuno prima d'ora aveva cercato un mezzo per diffondere l'esistenza di questi musei.

In particolare son venuto a conoscenza di questo museo di fisica attraverso questo blog e così, assieme ad alcuni miei compagni di corso, ho visitato tale museo vedendo così dal vivo invenzioni che, studiate su libro di carta, non rendevano l'idea reale di quanto fossero rivoluzionarie per le loro epoche e quando hanno inciso sulle nostre tecnologie moderne.

Luca ha detto...

è vero! Anch'io grazie a questo corso e a questi blog sono venuto a conoscenza di quanto Pavia possa culturalmente offrire!!! Brava Ceciò!!! Ottimo lavoro!!!